Overhead



In numerosi sport vi sono gesti atletici che comportano movimenti ripetuti dell'arto superiore al di sopra della testa: questi movimenti sono chiamati, nell’ambiente medico-sportivo, con il termine inglese overhead.

La cinetica che assimila tra loro questi sport è quella del lancio, effettuato dai giocatori di baseball e football americano, dai giavellottisti, ma riguarda anche i tennisti (specie nella la battuta e nello smash), i nuotatori, i pallavolisti e in taluni esercizi anche i ginnasti e i golfisti.

Nei movimenti overhead si registra un'incidenza particolarmente elevata di lesioni a carico della spalla, la cui suscettibilità patologica è legata all'intrinseca mancanza di stabilità statica e alla complessità della stabilità dinamica, che dipendono dalla sua inusuale anatomia e dagli estesissimi gradi di movimento consentiti. I gesti tecnico-sportivi overhead richiedono un delicato equilibrio tra attività muscolare e contenimento capsulo-legamentoso quando sono effettuati ai limiti estremi della mobilità gleno-omerale, con velocità angolari e forze di torsione notevolissime; le strutture della spalla, sottoposte alla ripetizione di questi stress, vanno pertanto facilmente incontro a lesioni da usura su base micro-politraumatica.


I fattori

Fra questi si citano:

  1. La modalità di contrazione muscolare prevalente
  • Concentrica: cioè uno sforzo prevalente "a tirare verso di sé" (es. basket, nuoto, arrampicata)
  • Eccentrica: cioè uno sforzo prevalente "a spingere" (es. pugilato)
  • Pliometrica: cioè una contrazione concentrica esplosiva, immediatamente preceduta da una contrazione eccentrica; si sfrutta così l'energia accumulatasi nelle strutture elastiche del muscolo nella precedente fase eccentrica.
  1. La richiesta di forza muscolare: dipende molto dal peso dell’oggetto lanciato e, di conseguenza dall’accelerazione che lo sportivo dovrà imprimere.

  • Forza veloce (es. basket)
  • Forza pura (es. lancio del peso)
  • Forza esplosiva (es. schiacciata della pallavolo)
  1. L’importanza dell’equilibrio agonista/antagonista l'antagonista diventa importante nella fase immediatamente successiva al lancio, per il suo effetto frenante, importantissima nel lancio di oggetti relativamente leggeri (es. baseball)

  2. Il tipo di catena cinetica
  • Aperta: l'arto superiore è libero da vincoli di presa o di appoggio (es. nuoto)
  • Chiusa: è il caso contrario (in cui ad es. ci è la sospensione ad un appigli: nell'arrampicata, o nella ginnastica artistica)


Le conclusioni

Il Rischio maggiore è

  • Azione di “Forza esplosiva”

  • Attività in “Catena cinematica aperta”

La catena chiusa sembra favorire la stabilità dell’articolazione,ma in alcuni gesti (es. alle parallele o agli anelli) la direzione dello sforzo verso l’alto può provocare un conflitto sotto-acromiale

Tutte le attività overhead di lancio utilizzano la catena cinetica aperta, che costituisce un incremento nel rischio per la stabilità.


La perfetta conoscenza ed applicazione dell’equilibrio funzionale tra:

  • muscoli effettori (o motori, o agonisti)

  • muscoli fissatori (o stabilizzatori)

sono la base imprescindibile per un corretto allenamento preventivo! Ma anche la guida indispensabile nella “sfortunata” necessità di un programma rieducativo.


 


 



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